Con la chiusura del 2021 si concluderà anche il primo periodo di Regolazione del Metodo Tariffario dei Rifiuti introdotto da ARERA nel luglio 2019.
É del 3 agosto la Delibera N.363/2021/R/rif dell’Autorità che introduce l’atteso Nuovo Metodo Tariffario Rifiuti MTR-2 per il secondo periodo di Regolazione dal 2022 al 2025 con aggiornamenti sui criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento per il servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani.
Tra le principali novità introdotte da ARERA nel nuovo MTR-2 troviamo l’ampliamento del perimetro di controllo della filiera e dei soggetti interessati: Spazzamento, Raccolta, Trasporto e da oggi anche Smaltimento.
Leggi la guida sul servizio di sviluppo del PEF TARI 2022-2025 aggiornato al nuovo MTR-2 ARERA.
Con l’MTR-2 saranno infatti regolate le tariffe di accesso agli impianti di Trattamento, Recupero e Smaltimento dei Rifiuti Urbani, prevedendo una programmazione quadriennale e premiando le best practices in termini di performance ambientali nella valorizzazione dei rifiuti e nell’utilizzo di soluzioni tecnologiche.
La determinazione delle tariffe di accesso agli impianti terrà conto del grado di integrazione della filiera distinguendo gli impianti di chiusura del ciclo in “Integrati”, “Minimi” e “Aggiuntivi”, prevedendo componenti perequative a compensazione o maggiorazione a seconda del tipo di impianto a cui si conferisce: Compostaggio/digestione anaerobica, impianti di incenerimento con recupero di energia, impianti di incenerimento senza recupero di energia e discarica.
Tali meccanismi di perequazione e quantificazione delle suddette componenti saranno definite con successivo provvedimento.
Sono definiti impianti “minimi“, precisa l’ARERA, quelli ritenuti indispensabili alla chiusura del ciclo dei rifiuti nel loro territorio e previsti nella programmazione. Sono impianti “aggiuntivi” quelli diversi dai minimi, per i quali si applica una regolazione orientata alla trasparenza.
«La regolazione del settore è certamente lungi dall’essere matura – sottolinea il presidente Arera, Stefano Besseghini – ma il percorso procede in un dialogo cercato e costante con i consumatori e tutti i portatori di interesse. L’introduzione della regolazione degli impianti, con una specifica attenzione alla chiusura del ciclo, rappresenta un elemento di assoluta novità. L’MTR-2 è uno strumento flessibile che consente, agli Enti territorialmente competenti e agli operatori, di fornire agli utenti servizi adeguati a costi sostenibili e l’Autorità è pronta ad intervenire nei casi di inerzia nell’applicazione del metodo».
Confermato inoltre il modello di regolazione tariffaria Asimmetrica, che permette di gestire le differenze territoriali e gestionali sia in termini di presenza di impianti che di gestione dei flussi di rifiuti.
La regolazione MTR-2, quindi, oltre ad applicarsi a tutti i gestori integrati e ai loro impianti, si applica agli operatori non integrati che gestiscono impianti “minimi”, con l’introduzione di incentivi decrescenti in base al tipo di trattamento che operano sui rifiuti (compostaggio, digestione anaerobica, termovalorizzazione).
È sempre penalizzato il conferimento in discarica.
I livelli di raccolta differenziata, il trattamento dei rifiuti con riutilizzo o riciclo, la prossimità territoriale e le caratteristiche dimensionali, tecnologiche e di impatto ambientale degli impianti, diventano con l’MTR-2 variabili quantitative che determinano la TARI, rendendola più vicina alle esigenze dei cittadini.
Il servizio di sviluppo del PEF TARI 2022-2025 secondo l’MTR-2 ARERA consentirà di ottenere tutta la documentazione per il Comune o per il gestore.
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