Con la delibera 609/2021 l’ARERA introduce la necessità di attribuire un codice identificativo unico alle utenze idriche contrattualizzate e di georeferenziare i punti di fornitura di ciascuna utenza.
A partire dal 1° gennaio 2024 il gestore pubblico o privato è tenuto a rinominare gli attuali codici utenze sulla base di un set di caratteri alfanumerici composto da 16 cifre e così strutturato
- 2 cifre che identificano il codice Istat della Regione in cui è situata l’utenza
- 6 cifre che identificano il codice Istat del Comune
- 8 cifre di codice numerico progressivo
Tale obbligo pone soluzione al problema di identificazione univoca del punto di fornitura intestato o utilizzato, emerso in sede di applicazione del bonus idrico, introdotto dall’art. 57 del D. L. 124 del 2019.
Laddove nello stesso Comune le utenze siano servite da più gestori, dovrà essere cura dell’Ente di governo dell’ambito assicurare che adottino codici numerici progressivi diversi.
Per la georeferenziazione dei punti di fornitura delle utenze attive sarà necessario implementare una procedura informatica all’interno del gestionale, andando a costituire una mappa interattiva delle utenze di facile consultazione come la Control room.
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