Il settore di igiene ambientale in Italia sta attraversando una fase di significativa trasformazione, con l’introduzione di nuove normative che mirano a migliorare la tracciabilità e la gestione dei rifiuti. Il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) è al centro di questa evoluzione, offrendo una piattaforma digitale per la gestione dei dati relativi al servizio.
Introdotto dal Decreto Ministeriale 59/2023, questo sistema mira a garantire maggiore trasparenza, controllo e sostenibilità nel settore, chiedendo a produttori, trasportatori, e impianti di trattamento dei rifiuti di intraprendere un lungo percorso di adeguamento che terminerà nel 2027.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono gli obblighi introdotti, iniziando dal delineare il quadro normativo di riferimento.
Disposizioni di riferimento
Le principali normative che regolano le novità che andremo ad esaminare sono:
- Decreto Ministeriale 59/2023: introduzione del RENTRi e regolamentazione dell’attuazione graduale.
- Decreto Direttoriale 253/2024: specifiche tecniche per i sistemi di geolocalizzazione.
- Delibera n. 3/2024: obbligo di geolocalizzazione per i trasportatori di rifiuti pericolosi.
Questi provvedimenti rappresentano un quadro normativo chiaro e completo per guidare le imprese verso una gestione digitalizzata dei rifiuti. In particolare, il Decreto Ministeriale 59/2023 stabilisce le basi operative del RENTRi, fornendo un piano graduale che facilita l’adeguamento delle diverse categorie di operatori. Al tempo stesso, il Decreto Direttoriale 253/2024 si concentra sugli aspetti tecnici, definendo standard precisi per i dispositivi di geolocalizzazione, essenziali per il monitoraggio dei trasporti di rifiuti pericolosi. Infine, la Delibera n. 3/2024 rafforza il quadro normativo, assicurando che le imprese coinvolte adottino soluzioni digitali che rispettino i requisiti di tracciabilità e trasparenza.
La combinazione di questi strumenti normativi mira non solo a favorire il rispetto delle regole, ma anche a promuovere una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale da parte di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo dei rifiuti.
Le novità del 2024: geolocalizzazione obbligatoria per il trasporto di rifiuti pericolosi
La prima novità introdotta nel settore e già in vigore da qualche settimana è la geolocalizzazione obbligatoria per il trasporto di rifiuti pericolosi. Dal 15 dicembre 2024 infatti, le imprese iscritte alla Categoria 5 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, dedicata al trasporto di rifiuti pericolosi, devono rispettare nuovi requisiti tecnici:
- Installazione di sistemi di geolocalizzazione sui veicoli utilizzati per il trasporto.
- Questi dispositivi devono tracciare il percorso in tempo reale, registrando la posizione geografica a intervalli regolari.
- I dati raccolti devono essere associati univocamente a targa e telaio del mezzo e memorizzati in formati standard.
- Trasparenza dei dati: i sistemi devono consentire la visualizzazione, l’esportazione e l’integrazione con altre piattaforme digitali, come il sistema RENTRi.
Come già detto, questa prima fase è disciplinata dal Decreto Direttoriale n. 253/2024 che specifica i requisiti funzionali e amministrativi per i dispositivi. L’obiettivo è garantire non solo la tracciabilità del trasporto, ma anche una maggiore sicurezza e una gestione più efficace dei rifiuti pericolosi.
Prossime Scadenze per il RENTRi: il Calendario 2025-2027
Passiamo adesso in esame le prossime tappe del processo di implementazione, specificando i diversi destinatari coinvolti, come stabilito dal Decreto Ministeriale 59/2023:
2025: primi adeguamenti:
- Dal 15 dicembre 2024: apertura delle iscrizioni al RENTRi per i primi gruppi di imprese.
- Entro il 13 febbraio 2025: obbligo di iscrizione per circa 70.000 operatori, tra cui:
- Impianti di recupero e smaltimento di rifiuti.
- Trasportatori e intermediari.
- Imprese con oltre 50 dipendenti che producono rifiuti pericolosi o non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e trattamento di rifiuti.
Dal 13 febbraio 2025, queste categorie dovranno:
- tenere i registri di carico e scarico in formato digitale, utilizzando i propri sistemi gestionali o i servizi RENTRi.
- utilizzare i nuovi modelli cartacei dei Formulari di Identificazione dei Rifiuti (FIR), vidimati digitalmente.
2026: estensione ai produttori minori:
- Dal 15 giugno 2025, con scadenza entro 60 giorni, saranno coinvolte le imprese di dimensioni minori:
- Produttori di rifiuti pericolosi con 10-50 dipendenti.
- Produttori di rifiuti non pericolosi derivanti da attività industriali e artigianali della stessa fascia dimensionale.
2027: Obbligo di trasmissione dati
- Entro il 13 febbraio 2027, tutte le imprese che trasportano rifiuti pericolosi dovranno trasmettere i dati sui percorsi al RENTRi.
- Questo obbligo si applica a tutti i soggetti, senza distinzioni di dimensione o operatività, garantendo così una completa digitalizzazione e tracciabilità del settore.
L’obiettivo del RENTRi: sostenibilità e trasparenza
Il RENTRi non è solo un obbligo normativo da rispettare, ma una vera opportunità per trasformare il modo in cui le aziende gestiscono i rifiuti. Con l’introduzione di questo registro digitale, il Ministero dell’Ambiente punta a promuovere una gestione più consapevole, trasparente e tracciabile dei rifiuti prodotti e trasportati.
In concreto, cosa significa tutto questo? Vuol dire che ogni passaggio nella vita di un rifiuto – dalla produzione alla raccolta, dal trasporto fino allo smaltimento – sarà monitorato in tempo reale. Questo sistema digitale non solo semplifica la burocrazia per le imprese, ma garantisce anche che nulla venga lasciato al caso. I dati saranno accessibili e condivisibili, riducendo i margini per eventuali irregolarità e assicurando che ogni attore del sistema rispetti le regole.
Ma c’è di più. Con il RENTRi si vuole andare oltre la semplice compliance normativa: l’obiettivo finale è quello di creare un sistema che supporti una vera economia circolare, in cui il rifiuto non è solo un problema da risolvere, ma una risorsa da valorizzare. Ogni passaggio tracciato, ogni informazione registrata, contribuisce a rendere più chiaro e responsabile il ciclo di vita dei rifiuti, favorendo comportamenti virtuosi e strategie aziendali orientate alla sostenibilità.
Questo è il futuro che il RENTRi invita a costruire: un futuro fatto di trasparenza, di responsabilità condivisa e di rispetto per l’ambiente.
Per maggiori informazioni: www.rentri.gov.it
K-TARIP: il supporto digitale integrato con il RENTRi
In questo contesto, K-TARIP, la nostra soluzione integrata per la gestione della raccolta dei rifiuti e della tariffazione puntuale, offre alle imprese uno strumento pratico e innovativo per adempiere agli obblighi normativi del RENTRi.
Ecco come K-TARIP semplifica la gestione dei rifiuti:
- Compilazione automatica del registro secondo la normativa vigente.
- Redazione, approvazione e vidimazione dei nuovi modelli FIR grazie all’integrazione con Vi.Vi.Fir.
- Sottoscrizione digitale dei FIR tramite OTP o SPID.
- Generazione automatica del MUD in base alle movimentazioni registrate.
- Gestione completa della 4ª copia FIR, con:
- Inserimento del PDF nel sistema.
- Chiusura del task con monitoraggio dei tempi.
- Notifica automatica agli operatori assegnati.
Grazie a queste funzionalità, K-TARIP non solo garantisce conformità normativa, ma migliora l’efficienza operativa, offrendo una soluzione integrata e facile da utilizzare per le aziende del settore.
Hai bisogno di saperne di più o vuoi una consulenza sul RENTRi ? Contattaci ai recapiti: 0932 667555 / 348 6185167, scrivici su commerciale@sikuel.it oppura compila il modulo per essere ricontattato